CINEMA LGTB: PROIEZIONE DI FILM INEDITI A TEMATICA LGBT SOTTOTITOLATI IN ITALIANO
I Venerdì alle ore 20:30
INGRESSO GRATUITO

Recensioni della discussione e riflessione post-film tenute dallo psicologo dr. Francesco Marzano (film giá visti):

26 Maggio 2016: "Tom à la ferme" (Canada 2013): Un compagno morto e la voglia di regalare una piccola gioia alla madre a l fratello, parlando al suo funerale. Tom si reca nella fattoria del suo compagno morto (non si sa come) e conosce la madre Agathe e il fratello Francis.Purtroppo Francis soffre di disturbi mentale e attraverso un gioco di manipolazione affettiva e psicologica, costringe Tom a restare, per non lasciare da sola la madre (e anche lui). Nel dibattito successivo alla visione di questa pellicola di un giovane Xavier Dolan, pensiamo al fatto che ci sono molte cose non spiegate all’interno della storia. Commentando, ad esempio, una scena in cui la madre improvvisamente non c’è più nella fattoria, le risposte sono state varie (“è uscita a fare la spesa”, “è stata uccisa dal figlio”, “se né andata”). La maggior parte delle proiezioni sono, più che sul protagonista, sulla figura della madre (“morta” per dirla alla Andrè Green) e sul fratello (“manipolatore affettivo” in omaggio a Isabelle Nazare-Aga). A proposito del fratello, una persona dal pubblico, A., ipotizza (proiettando una sua dinamica personale) che addirittura sia stato Francis ad uccidere il fratello, compagno di Tom. Insomma, in questo “gioco delle parti in gioco” , al di là dei buchi narrativi, evoca nello spettatore sentimenti e vissuti utili ad una riflessione attenta e non ad una semplice visione passiva dei contenuti.

19 Maggio 2016: "Mixed Kebab" (Turchia 2012): Una storia d’amore che va contro le convenzioni. Questa volta anche contro una religione. Il protagonisti, un ragazzo turco, Bram, che vive in Belgio e si innamora di Kevin, che lavora in un fast food con sua madre. Bram è promesso a sua cugina che vive in Turchia per volere dei genitori. I due affronteranno le sfide date da una cultura religiosa eccessivamente radicata dentro la famiglia di Bram che lo porteranno ad essere considerato non più loro figlio. Nel dibattito successivo, dove sono presenti anche turchi e un ragazzo iraniano, si affrontano le tematiche dell’odio e del “fattore religione” visto sia nella pellicola che vissuto in prima persona da alcuni del pubblico. Un ragazzo, Yuri, vuole cambiare una scena, in cui il fratello di Bram viene accoltellato ma salvato proprio da Kevin. Chiama come ego ausiliari tre uomini e una donna (l’aggressore, Bram, Kevin e la madre di Kevin) e Yuri interpreta il personaggio del fratello di Bram. Ristrutturata la scena con molte risate e toni smorzati (come spesso accade in psicodramma quando si ristruttura una scena che ha a che vedere con un fatto traumatico di grande impatto emotivo). Gli altri membri del gruppo hanno espresso le proprie condivisioni relative alle loro esperienze personali.

12 Maggio 2016: "Five Dances" (USA 2013): Storia d’amore soft, quasi sussurrata. Questi gli aggetti perfetti per descrivere questa pellicola: il protagonista, insieme ad altri, deve mettere in scena uno spettacolo; durante le prove incontra e si innamora di Theo. Chip e Theo si sfioreranno, si innamoreranno pian piano, passo dopo passo. Chip dovrà inoltre fare i conti i problemi che lo seguono dal paesino da cui proviene a New York e alla sua nuova vita. Nel dibattito successivo, il pubblico sembra essere contento del film, anche se qualcuno taccia la storia, come alcune volte accade, di avere le dimensioni di una “favola”. Discutendo e convenendo sul fatto che “un finale positivo è possibile”, andiamo a ristrutturare due scene che hanno lasciato perplessità in un membro del gruppo. La prima scena riguarda Theo che in un locale abborda un ragazzo e, nella seconda, si sveglia nel letto di questo sconosciuto, andando via senza salutarlo. Il membro del gruppo ci mostra la dinamica dell’approccio (inserendo uno spogliarellista che non c’era) e nella seconda scena, risvegliandosi nel letto (creato con delle sedie) accanto allo sconosciuto. Dopo alcuni doppiaggi, il gruppo esprime la voglia di far chiarezza e allo stesso tempo prendere le distanze da quel gesto di Theo a cui molti sono abituati, non volendolo.

5 Maggio 2016 "Hellbent (USA 2004): Nulla di nuovo in questa pellicola horror a tinte arcobaleno. Un duplice omicidio prima, vari singoli omicidi dopo. Qual è il movente che muove l’assassino? Perché lo fa? Perché proprio ragazzi gay? Interrogativi che vi porrete per tutta la durata del film. Nota positiva del film: i protagonisti sono tutti gay (prima volta per un film horror). Dal film, il pubblico resta perplesso, pieno di interrogativi (ci sarà un sequel?) e nello psicoplay successivo, avrà l’arduo compito di rispondere, al posto dell’assassino, agli interrogativi che gli sono rimasti in testa. E, come accade spesso in questi casi, c’è chi proietta il proprio “nucleo killer” del suo Io nell’assassino vero (nella storia).

28 Aprile 2016: "Mala noche" (USA 1987): Primo lungometraggio di Gus Van Sant, questa pellicola oggi è un capolavoro d’essai. Il giovane protagonista si innamora e pensa continuamente a Johnny, ragazzino immigrato messicano che gli causa non pochi giramenti di testa, finché non sparisce, per ricomparire alla fine. Sarà il suo amico Roberto a sostituirlo nello psicodramma che mette in scena il giovane statunitense, dove ha una relazione quasi segreta con Roberto, il quale non ci sta ad essere tacciato di omosessualità. Il film suscita non poche reazioni nello spettatore. C’è chi si identifica (mantenimento di un giovane filippino), chi ne prende le distanze e chi non sa come comportarsi. Nello psicoplay successivo, i tre protagonisti vengono impersonati da tre membri del gruppo che daranno voce al pensiero dei personaggi con non poche proiezioni. Capolavoro non da poco per il futuro regista di “Milk”.

21 Aprile 2016: "Obediencia Perfecta" (Messico 2014): La storia di questo film è tratta da una storia vera, il che non fa che aggiungere torbidezza alla trama. Julian, di 13 anni, viene mandato dalla famiglia in seminario, sotto la “legislazione” dei ‘legionari di Cristo’, un organismo operante in America Latina (nel film siamo infatti in Messico): nella struttura ecclesiastica viene notato dal Padre-capo e invitato ad andare a vivere nella sua casa privata. Insegnerà al ragazzino cosa voglia dire ‘obbedienza perfetta’. In tempi recenti e in psicologia la definiremo come una fase precedente dell’identificazione nell’aggressore. Passa un anno in cui Julian viene sempre più schiavizzato e ridotto ad una bambola nelle mani del padre a cui piace farsi masturbare dal ragazzino. Per fortuna, al di là della narrazione, sappiamo che successivamente, la storia è venuta a galla e il parroco è stato esonerato dal suo incarico. Quanti di questi episodi, però, si sono svolti e continuano a svolgersi senza che ne sappiamo nulla?  

14 Aprile 2016: "Matterhorn" (Olanda 2013)In un piccolo paesino dei Paesi Bassi, Fred, vedovo annoiato e abitudinario, incontra Theo, un uomo con un ritardo mentale. Contrariamente a quanto deciso dal parroco, Theo viene preso in custudia da Fred, che lo nutrirà e vestirà. Un giorno però, una novità: Fred sorprende Theo con indossa gli abiti della moglie defunta. Così parte lo psicodramma personale di Fred: in un crescendo che lo porterà allo sposarsi con Theo, rivive il legame con sua moglie attraverso l’utilizzo del disabile come ego ausiliario. Una storia importante e piena di simbolismi, cristiani e junghiani, nel quale i protagonisti vedranno pregi e difetti dell’ambiente che li circonda. Il pubblico risponde bene alla storia e, anzi, ne resta affascinato. Nel dibattito, c’è qualcuno contrario alla visione “normotica” della storia: ci deve essere per forza una parte di Fred gay che finalmente esce allo scoperto. Dal film non si evince questo, ma è interessante vedere come le proiezioni personali del pubblico arricchiscano i contenuti già ampi di questa pellicola.

7 Aprile 2006: "Wilde horses" (USA 2015): Nel Texas, quello vero, si svolge la storia dei protagonisti di “Wild Horses”. Un padre che ha commesso molti errori in passato, tra cui il nascondere alla ragazza che aveva adottato di essere davvero sua figlia e l’aver mandato via di casa per 15 anni Ben, il figlio gay scoperto con un amante, si ritrova davanti il conto che la vita ci presenta. Negli ultimi momenti della sua vita vuole lasciare il ranch di famiglia ai 3 (4) figli e farsi perdonare da Ben per averlo allontanato e per quello che involontariamente ha fatto al suo ragazzo. Tensioni e legami familiari sono al centro di questa pellicola che racconta la storia di questa famiglia fatta di non detti, segreti e addirittura traffici illeciti che alla fine vengono accantonati in un tentativo di redenzione del padre (Robert Duvall). Nonostante i toni e la trama complessa, il film si muove velocemente facendo riflettere lo spettatore sul proprio ruolo e il confronto con un tipo di Padre a volte non troppo inventato.

22 Ottobre 2015: "Ready? OK!" (USA 2008): E’ una famiglia eccentrica quella di Joshua: madre single, zio gemello che insegue il fantasma del padre morto, una nonna giovanile e ribelle. Ma il più eccentrico di tutti resta proprio il nostro piccolo protagonista: a dieci anni decide di entrare nella squadra delle cheerleader. Tutto è però reso più complicato dal fatto che frequenta una scuola cattolica privata molto rigorosa. In questa storia, Joshua si troverà a dover affrontare pregiudizi e ostacoli messi in atto non solo dall’ambiente esterno alla famiglia, ma anche da sua made. Riuscirà a far emergere, avendo l’appoggio di un vicino di casa gay dichiarato, il suo “temperamento artistico”?

15 Ottobre 2015: "W imie... (In the Name Of)" (Polonia 2013): La provincia polacca non è il massimo per vivere la propria sessualità. Specialmente se si è un parroco in un centro per ragazzi disagiati. Il protagonista di questa recente pellicola lo sa bene e cerca in tutti i modi di reprimere una voglia sempre crescente dentro di sé. Ma a che prezzo? Al di là dei recenti coming out nella Chiesa cattolica, il film ci indica quanto possa essere difficile accettarsi ed accettare la propria natura, in un contesto che parla di comprensione per i propri fedeli, ma non ne ha per i propri ministri. La controversia su questa tematica è notevole. Il pubblico si divide: vivere la propria vita spogliandosi dell’abito talare o restare fedeli e vivere in segreto le proprie passioni? Qualunque sia la risposta, la rivoluzione è in atto.

23 Settembre 2015: "Kinsey" (USA 2004): Quante volte abbiamo pensato al sesso e non abbiamo almeno sorriso un po’. Il sesso è una cosa piacevole, intima, proibita. E’ soprattutto sull’ultimo aggettivo che gli statunitensi si soffermavano durante la vita di Kinsey. Un padre moralista e bigotto, una madre debole, il bisogno di esplorare l’attività sessuale come un qualcosa di inarrivabile. Questo il mix che porterà Kinsey a diventare il primo teorico del comportamento sessuale e il primo a stilare una scala sull’orientamento sessuale. Nel film assistiamo a tutti i suoi dubbi, sperimentazioni e difficoltà per affermare la più scandalosa ricerca di quel tempo. Come nel film di Bill Condon, anche il pubblico in sala si misura con tutti i propri tabù interiori o interiorizzati. In fondo, la libertà di ciascuno, parte proprio dal proprio intimo.

16 Settembre 2015: "Goldfish Memory" (Irlanda 2003): Dublino. I protagonisti di questa pellicola irlandese hanno tutti una cosa in comune: una memoria molto breve. Goldfish memory (la memoria del pesce rosso – che si dice sia di 3 secondi) è una storia che ci riguarda molto da vicino: i protagonisti, come noi nella vita quotidiana e nelle relazioni oggettuali, ripetono sempre gli stessi schemi come se non apprendessero dagli errori fatti in precedenza. Soltanto nel momento in cui capiranno la necessità di dover cambiare schema per cambiare le loro vite, riusciranno ad essere felici. Il lieto fine, almeno nei film, spesso è assicurato. Nella realtà... staremo a vedere.
 

9 Settembre 2015: "Pit Stop" (USA 2013): Nella provincia texana, Gabe vive con sua moglie Shannon  e sua figlia Cindy. Ernesto, convive con il suo giovane compagno Luis in una relazione alla fine. Entrambe le storie si muovono parallelamente, rivelando le luci e le ombre: Gabe, ha un rapporto di amore “fraterno” con sua moglie e non riesce a lasciarla per far spazio nella sua vita ad un nuovo amore, un uomo. Ernesto, legato al suo ex, in come dopo un incidente, continua la sua vita come in una sorta di stasi. Vicissitudini a parte, i due finiranno per incontrarsi e ripartire forse insieme, con dei sentimenti rinnovati. Il regista ci presenta un affresco di due uomini e delle loro difficoltà a nel (soprav)vivere alla provincia. Ne deriva un racconto pieno di paura per il distacco e la difficoltà di prendere la propria vita in mano e vivere appieno la propria sessualità alla luce del sole. Tuttavia, il messaggio finale è positivo: anche quando tutto sembra essere perduto e ci sentiamo schiacciati dalle avversità, sarà sempre possibile rimettere in moto e ripartire più carichi di prima.

2 Settembre 2015: "Hoje eu quero voltar sozinho" (Brasile 2013): San Paolo del Brasile. Leonardo è un ragazzo per bene, studia, educato. E cieco. Vive la sua normale vita con Giovana, la sua migliore amica fino al giorno in cui compare Gabriel, un nuovo alunno che farà sperimentare a Leonardo delle emozioni nuove, mai provate. Gabriel sarà timido, Leonardo anche e Giovana gelosa. In questa storia, che si svolgerà fra non detti, equivoci e conflitti, causati in larga parte alla giovane età dei protagonisti, il messaggio è chiaro: in amore, siamo abituati alla prima impressione, ciò che gli occhi ci rivelano. La particolare disabilità del giovane protagonista carioca, ci permette di svelare profondità dell’anima altrui che altrimenti, nel nostro “normale” vivere quotidiano ci sarebbero preclusi. In fondo, come diceva Antoine de Saint-Exupéry, “l’essenziale è invisibile agli occhi…” e questo Leonardo lo sa bene.

29 Luglio 2015: "Geography Club" (USA 2013)In un liceo statunitense, Russell affronta la vita con calma e serenità. Fino al giorno di una gita in campagna, dove si ritrova a baciare Kevin, il capitano della squadra di football. Finalmente trova la sua strada, ma ahimè Kim li ha visti. Lei non vuole dirlo a nessuno ma invita Russell al club di geografia della scuola. Questo club altro non è che un gruppo di pochi studenti che offre supporto a chi è gay o comunque diverso. Russell all’inizio è confuso ma poi si adegua ed invita anche Kevin ad entrarci. Decideranno di “rivelare” la vera funzione del gruppo, a cui però alla fine Kevin non aderirà. Film serio, ma leggero. Le dinamiche fra i protagonisti sono molto comuni fra i giovani, di qualsiasi strato sociale. L’omofobia interiorizzata di Kevin ci ricorda che i cambiamenti più importanti devono avvenire prima dentro di noi…se vogliamo cambiare anche l’ambiente che ci circonda.

22 Luglio 2015: "G.B.F. - Gay Best Friend" (USA 2013): Classico liceo statunitense. Popolari contro sfigati. Ma per essere davvero alla moda, bisogna avere un g.b.f (gay best friend). A farne le spese, a causa delle tre ragazze più popolari della scuola, sarà Tanner e successivamente il suo amico Brent. Entrambi provenienti da due famiglie dove accettano serenamente la loro omosessualità, si dovranno “difendere” da stereotipi e pregiudizi legati alla sfera omosessuale. Nel pubblico presente, le reazioni delle famiglie dei due protagonisti hanno colpito nel segno: si sono ipotizzati, durante gli psicoplay, due reazioni diverse: la prima discordante e molto più equilibrata della madre di Brent e la seconda un po’ più in linea con la reazione vista nel film sempre della stessa madre. Si è passati successivamente ad un role play legato al coming out di un membro del pubblico. Ciò che resta, è l’ironia con la quale sono affrontate, nei giorni nostri, questi preconcetti legati ad una sessualità diversa dall’ordinario…per far sì che, in futuro, diventi sempre più ordinaria.

15 Luglio 2015: "Eastern Boys" (Francia 2013)Periferia francese. Daniel vive da solo e passa la vita tra casa e lavoro. Ruslan è un immigrato ucraino che, insieme ad altri ragazzi orfani, cerca soldi e guai in centro. I due si conoscono, si mettono d’accordo per fare sesso ma al momento dell’incontro, gli “amici” di Ruslan entrano in casa di Daniel e lo derubano, sotto la non-reazione di quest’ultimo. In questa pellicola, vediamo due moderni Erastes ed Eumenos, che non riescono col tempo a stare lontani l’uno dall’altro, fino al finale, dove Daniel salverà Ruslan dai suoi carcerieri e avvierà le pratiche per adottarlo e poterlo “naturalizzare” come cittadino francese. Il regista riesce a raccontare questa storia in modo magistrale e il pubblico ne è entusiasta. Le reazioni sono molteplici: si va dall’ipotesi di un finale diverso alla mancanza di sentire il rapporto fra i due come trasformabile in qualcosa di più alto da parte del pubblico femminile. In conclusione, la pellicola fa riflettere sulla possibilità di potersi riscattare e sull’esistenza di determinate realtà disagiate che sono tutti i giorni sotto i nostri occhi ma che a volte stentiamo a vedere. O non vogliamo vedere.

8 Luglio 2015: "Date and switch" (USA 2014): In questa pellicola, i giovani protagonisti, Matt e Michael, passano la vita a divertirsi e andare alla ricerca delle ragazze. Missione: non arrivare vergini al diploma. Ma qualcosa va “storto”: Matt confessa a Michael di essere gay. Michael non si perde d’animo e accompagna l’amico in vari locali gay per fargli trovare l’uomo giusto. Matt lo conosce e comincia a frequentarlo. Michael però si sente messo da parte fino a che ad una cena con la famiglia di Matt fa outing sull’amico. L’amicizia si inclina, ma alla fine le cose si riaggiusteranno per i due, trovando l’amore destinato ad ognuno di loro. L’accettazione da parte delle persone che ci circondano è fondamentale nel coming out e quando questo viene a mancare, ci si sente venir meno la terra sotto i piedi. In questo film statunitense le cose si aggiustano…ma nella realtà, quante volte questo accade?

1 Luglio 2015: "Ruben's place" (USA 2012): Uragano El Niño. Questa calamità si è portata via, fra le varie cose, anche la madre di Ruben. Questo ragazzo resta con il padre, alcolizzato e depresso dalla perdita della moglie. A migliorare però questo quadro un po’ disperato, compaiono due salvatori: lo zio di Ruben, che gli offre un lavoro nella sua fabbrica e Jimmy, suo amico d’infanzia con cui condividerà anche un amore grande. Jimmy, orfano, vive come un vagabondo ed è deluso dalla vita. La sua unica consolazione sono dei disegni che non vuole mostrare a nessuno. Sarà Ruben che lo risolleverà organizzando una mostra con i suoi disegni che avranno un grande successo. Il padre decide di superare la morte della moglie ed accetta anche l’omosessualità del figlio. In questa “favola”, il messaggio che ci resta è uno: affrontare le avversità con ottimismo e determinazione come fa il protagonista Ruben, è cioè che serve per poterle superare e vivere, proprio come nelle favole, “per sempre felici e contenti”. 

24 Giugno 2015: "Two Weddings And a Funeral" (Corea del Sud 2012): Ci spostiamo in Asia, e precisamente in Corea del Sud, per questa commedia che ha tutti i meriti di poter rappresentare un dipinto chiaro e limpido della situazione gay nei paesi orientali. Ancora problemi legati ad un’accettazione pubblica per Min-soo, il quale decide di sposarsi con una sua amica, anch’essa lesbica, per far contente le famiglie. Saranno felici? La pellicola ci mostra come la situazione degenera e a volte diventa addirittura grottesca. Fra risate e qualche lacrima legata ad una perdita legata all’amore per il protagonista, il film cattura l’attenzione del pubblico e ci lascia con una risposta: l’amore, insieme alla verità, vince su tutto. E tutti (anche sulle madri più ansiose!).

4 Giugno 2015: "Watercolors" (USA 2008): L’adolescenza non è un periodo facile, specialmente se ci sono problemi legati ad un brutto rapporto con genitori, distratti o addirittura assenti, e con l’accettazione della direzione che prende la propria sessualità. I protagonisti di questo film, Daniel e Carter, proprio come dei colori ad acqua, si mescolano, si separano e sono destinati ad incontrarsi, nonostante la scomparsa di uno dei due. Al pubblico presente in sala, il film ha destato ricordi, incertezze e un filo di nostalgia, per gli amori persi o forse mai lasciati andare, come per i dipinti del giovane pittore Daniel, il quale in età adulta capirà di dover lasciar andare Carter per poter vivere appieno la storia d’amore con il suo ragazzo nel presente.

28 Maggio 2015 "Little Ashes" (Spagna 2008): In questa pellicola, ambientata in un periodo storico non proprio felice per la Spagna e il resto d’Europa, veniamo a contatto con tre figure importantissime nel campo dell’arte: l’eccentrico Salvador Dalì, il riflessivo ma coraggioso Federico García Lorca e lo spavaldo Luis Buñuel. Durante la giovinezza dei tre, attraverso i loro studi, rivediamo come un rapporto d’intesa fra Salvador e Federico si intensifichi al punto di innescare l’invidia (professionale o amorosa?) di Buñuel. La storia in realtà è molto moderna: da una parte c’è un Dalì schiavo di un personaggio da lui stesso creato che non riesce ad uscire allo scoperto nell’esprimere il suo amore per Federico, fino addirittura alla notizia della morte di quest’ultimo (in quella occasione si vedono alcune lacrime ed un nero su tela che esplicita simbolicamente un lutto). Dalì si sposa con Gala, ma non vivrà mai appieno i suoi sentimenti, restando ancorato ad uno stato di psicosi, utile però alla realizzazione della sua arte e al successo economico.

21 Maggio 2015: "J’ai tué ma mère" (Canada, 2009): Il film “J’ai tué ma mére” di Xavier Dolan è stato precursore del pensiero del pubblico in sala. Nel rispondere alle domande del piccolo questionario somministrato, la maggior parte dei presenti ha evidenziato nelle risposte lo stato di conflitto con la figura materna, dividendosi fra sentimenti di amore ed odio, tipiche soprattutto dell’età adolescenziale In questa fase, il ragazzo/la ragazza affronta un conflitto interiore basato sul desiderio di autonomia e quello di attaccamento ai genitori.
La pellicola del giovane regista canadese pone l’accento proprio su questo conflitto, inscenandolo in una “guerra a due” con la madre, figura importante e preziosa che ci accompagna durante le prime fasi del nostro sviluppo. Ci ricorda altresì che lei può essere allo stesso tempo sia una nemica terribile sia l’alleata che non ti aspetteresti.